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2009 – Falene All’ombra della sera – Bozzetto per progetto scultoreo – alluminio 1300x475x210

Falene

l’ombra della sera

di Chiara Pellegrini

Milano è una città che si attraversa. Il nostro sguardo, spesso, non si ferma sulle cose: le assaggia… e già si ritrova a guardare altrove.

Con questo lavoro ho voluto fissare l’attenzione sui parchi urbani, visti come luoghi di incontro; una pausa in un spazio che ritorna orizzontale. Per ragionare su una condizione che manca: l’immaginario.

Nome scientifico: Argema mittrei (Fam. Attacidae)
Nome comune: Falena cometa

Originariamente tutte le farfalle erano diurne. Certe hanno modificato le loro abitudini di vita scegliendo la notte per sopravvivere ai predatori.

In alcune popolazioni si dice che le falene siano protette dagli spiriti dei morti.

Ho sempre pensato che gli insetti siano dei sentori, dei rivelatori delle mutazioni in divenire.

Ribaltamento prospettico.

Ingrandendo un insetto si evidenzia il piccolo. Così ho giocato ad invertire le proporzioni e con esse i legami di forza, per lasciare un’impronta, un segnale, di ciò che vive in un’altra dimensionea partire da realtà invisibili.

L’opera ” Falene- l’ombra della sera” è stata selezionata per il concorso: Scultura nella città, Progetti per Milano.                                                                                                                         Sarà in mostra alla La Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente dal 8 maggio – 14 giugno 2009.  Per tale occasione è stato fatto un catalogo: “Scultura nella città, Progetti per Milano” edito da Skira.

L’intento di tale iniziativa, oltre che valorizzare ed approfondire un’arte che spesso l’attenzione del pubblico trascura o non comprende, è quello di contribuire fattivamente all’arricchimento e alla riqualificazione di Milano anche in previsione dell’EXPO 2015.

Il progetto si articola come un concorso suddiviso in due sezioni definite in base all’età anagrafica rivolte l’una a scultori  più noti ed una sezione giovani.

Espongono: Italo Antico, Kengiro Azuma, Anri Ambrogio Azuma, Gabriella Benedini, Chiara Benedetti e Sara Maltese, Giacomo Benevelli, Roberto Biscardini, Andrea Cassone, Claudio Borghi, Alterstudiopartners, Giovanni Campus, Nando Canuti, Valeria Armani e Lorenzo Bonini, Nino Cassani, Alex Corno, Salvatore Cuschera, Guido di Fidio e Giorgio della Vite, Pino di Gennaro, Vittorio di Muzio e Alessandro Alberti, Michele Festa, Gaetano Fracassio, Paolo Gallerani e Aldo Castellano e Giuditta De Vecchi, Alberto Ghinzani, Franca Ghitti e Federico Acuto, Lydia Lorenzi e Monica Bresciani, Giancarlo Marchese e Studio Maiocchi Pellegrini, Armando Marrocco e Laura Scrimeri, Felice Martinelli e Dessivo Vianelli, Franco Mazzucchelli e Sandro Cabrini, Walter Mutton, Hidetoshi Nagasawa, Gianfranco Pardi, Paolo Persichetti Scopinich, Edi Sanna, Anna Santinello, Francesco Pietro Siccardi, Paolo Schiavocampo, Giuseppe Spagnulo e Federico Spagnulo, Mauro Staccioli, Grazia Varisco, Franco Zazzeri e Francesco Paglia. Sezione giovani: Lorenzo Attisani, Ilaria Beretta, Matteo Bissaca, Mattia Bosco, Esterni, Clara Camerino, Pasquale Carucci, Marco Chiesa, Gianluca Codeghini e Gian Maria Sforza Fogliani, Lucia di Pierro, Fabrizio Dusi, Maddalena Fragnito De Giorgio, Agostino Gallina, Fabio Loda, Alberto Gianfreda, HO-Jin Jung, Pietro Marchese, Anna Teresa Ritacco, Piermarco Mariani, Barbara Pignone, Francesca Puddu, Daniele Nitti Sotres, Francesco Panceri, Chiara Pellegrini, Nada Pivetta, Chiara Ricardi e Lorenzo Serafin, Cristiano Mattia Ricci, Erika Rocchigiani e Davide Ferraris e Fabia Marta Ponte di Pino, Pietro Paolo Spoto, Leonardo Zuccaro Marchi.

Il Presidente della Società per le Belle Arti ed Esposizione Permanente Guido Podestà  l’Assessore all’Arredo, Decoro urbano e Verde Maurizio Cadeo l’Assessore alla Cultura Massimiliano Finazzer Flory

Scheda Tecnica

La scultura da me presentata è composta da 15 elementi in acciaio piegati che in caso di realizzazione finale avranno dimensioni pari a 100x155cm per ogni singolo elemento.

Il luogo previsto per l’installazione è il Parco Sempione, nel lago sito tra il Castello Sforzesco e l’Arco della Pace. Lo spazio complessivo occupato è di 1300x476cm con un’ altezza  massima raggiunta, a filo d’ acqua, di 210cm.

Anno di esecuzione: 2009

The art and the senses
Every means has its limits:
the music is blind,
the painting is silent
the paralytic sculpture

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