Portfolio

2016 – Promessa sposa – tecnica mista – 73x48cm

Promessa Sposa

Questo è un lavoro che nasce da dei Ritrovamenti, avvenuti per strada o dietro a scaffali polverosi e mobili accatastati di un solaio abbandonato.

Mi hanno sempre colpito gli sguardi austeri dei “Ritratti” dei primi del secolo. Forse perchè allora le fotografie erano rare e venivano utillizzate per ricorrenze speciali, come le nozze o l’arrivo di un nascituro.

Questa donna mi piace vederla come un’antenata della casa dove vivo;  una fotografia scattata e stampata prima delle nozze a Milano (come si evidenzia sul retro del quadro).

Già a partire dal  Rinascimento, il tema della centralità dell’uomo e il rinnovato interesse verso il mondo naturale influiscono significativamente sull’arte, determinando, tra l’altro, anche il fiorire di nuovi generi come il ritratto. Dalla seconda metà del Quattrocento, in particolare, rinacque come genere autonomo il ritratto privato.

Così come nei ritratti rinascimentali, in cui oltre alla riproduzione delle fattezze esteriori della persona raffigurata vi era sempre un elemento simbolico idealizzato che facesse riferimento al prestigio socialee alla qualità morale, anche in questo lavoro ho voluto inserire elementi all’apparenza estranianti: attraverso piccoli oggetti e animali simbolici, derivati dalla simbologia della pittura sacra ho potuto  raccontare  qualcosa in più del soggetto, soprattutto riguardo alla sua interiorità.

Quella che mi sono immaginata come una promessa sposa porta un pizzo bianco sul capo, un  fiore di giglio sulle vesti, simbolo di purezza e accanto ha un pappagallo, solitamente associato a Maria per il suo verso “ave”, riferito all’Annunciazione, che simboleggia il destino della donna come sposa.

Quello che mi interessa scoprire con questo lavoro e che mi distanzia dall’iconografia rinascimentale in cui tutto è assoggetato a ruoli e destini prestabiliti, è lo spazio rarefatto e sospeso nel tempo che hanno le Promesse nella vita di tutti i giorni. Le promesse che facciamo a noi stessi in primo luogo e che nascono da desideri, promesse che possono essere mantenute o che non si ha mai avuto il coraggio di fare che possono durare un attimo o una vita intera.

Mi piacerebbe che questa promessa sposa rinascimentale, dotata di un pappagallo, un registratore e di un blocco per gli appunti, venisse considerata da voi come un luogo, più o meno sacro, forse più simile a una bolla di sapone, all’interno del quale ognuno  si possa rivelare.

Scheda tecnica: Tecnica mista

Anno : 2016

The art and the senses
Every means has its limits:
the music is blind,
the painting is silent
the paralytic sculpture

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